martedì 26 ottobre 2010

Ancora sulla festa....

Quando si prepara una festa, una cena, un qualsiasi incontro, di lavoro o d’amore o di amicizia, se si vuole che tutto (o quasi) fili liscio come l’olio o, tanto per non essere banale, come il mare quando è calmo e piatto e di un bel colore azzurro intenso (che oggi invece qua a Trieste non è calmo proprio per nulla vista la bora che soffia incessantemente da ieri e che ti impedisce di andare in bicicletta o solo di camminare come una persona normale), la prima cosa da fare è scegliere gli invitati; ovvio che se l’incontro è d’amore la scelta è limitata a quella persona che vi fa battere il cuore forte, che vi fa sentire le farfalle nello stomaco, che vi piace stare ad ascoltare delle ore o semplicemente vi piace guardare senza sosta, mentre non è altrettanto banale in ogni altra occasione.
Innanzitutto deve essere definito il numero degli invitati, che per una festa di bambini come quella che mi accingo a preparare, non deve essere quindi troppo basso, sennò la casa, per quanto piccola, sembra triste e vuota come un guscio di noce abbandonato sul tavolo della cucina, né deve essere troppo elevato, sennò vi sembrerà, al termine della festa suddetta, che gli unni abbiano assaltato la casa e che nulla, ma proprio nulla, sia più al suo posto (nemmeno quella cornice che sta appesa al muro, in alto, lontano dalle manine sporche di nutella, eppure quell’alone lì, in basso, nell’angolo, ieri non mi sembrava ci fosse!!!).
Dopo aver definito quindi, con il consenso della festeggiata, che in quanto festeggiata vuole mettere becco su tutto, il numero e soprattutto il nome degli invitati, si passa alla pulizia della casa; pulizia che per definizione sarà non troppo approfondita in quanto non stiamo invitando il direttore di vostro marito, ammesso che il marito in questione abbia un direttore, ma solo dei bambini che vi riempiranno la casa di briciole e che vi costringeranno a seguire per mesi le formiche che, entrando dalla terrazza, gireranno per casa trasportando i pop corn che si sono incastrati sotto la copertura del divano, proprio in quel posto che mai e poi mai vi sareste immaginati.
Detto ciò, non resterà quindi che preparare il cibo, il tanto agognato cibo, e visto che non ci vogliamo far mancare proprio nulla, non possiamo limitarci a comprare le solite pizzette dal panificio sottocasa, oppure riempire con maionese industriale un po’ di pane da tramezzino ma preparare quei bei manicaretti che abbiamo visto sull’ultimo libro di cucina che il suddetto marito/amore, sotto forte sollecitazione, vi ha regalato e sul quale nell’ultima settimana non avete fatto altro che sospirare….
Nella lista finora sono finiti quindi nell’ordine: focaccine similpizza ma fatte con un impasto a base anche di patate lesse, biscotti a forma di gattina giapponese, tortine alla frutta, torta di compleanno a base di mousse di cioccolato al latte, fondente e bianco, oltre a qualche nocciolina giusto per rendere croccante il tutto, tortillas home made, miniquiche salate e muffins superdolci….

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