martedì 6 dicembre 2011

San Nicolò....

Il mio Natale è sempre stato fatto di piccole cose, di piccole gioie quotidiane, tipo fare l'albero quando fuori piove, preparare i biscotti, aspettare un giorno di neve (quando e se arriva), guardare le finestre e i giardini della via che si riempiono di luci sempre più stravaganti: inizialmente furono luci bianche, poi arrivarono le luci blu rosse gialle ed infine giunsero, con il passare degli anni e l'avanzare della tecnologia, i Babbi Natale che si arrampicano sui muri....
Di quelle scoperte quotidiane che ti facevano stare bene, ti facevano spalancare la bocca ogni momento, come se tutto, ma proprio tutto fosse una piccola nuova sorpresa.
E in casa mia, tutti sapevano che per me il Natale era speciale; la mia mamma acconsentiva a fare l'albero a novembre, mio padre, ancora oggi, addobba la ringhiera della terrazza con tante luci colorate e le lascia accese tutta la notte in modo che io, quando mi sveglio la notte (anche se ormai a casa loro dormo si e no la notte della vigilia di Natale), sia felice alla loro vista; e poi c'erano le musiche di natale, il cd di Natale, quello che mettevo sulla radio della macchina e girava all'infinito per tutto il viaggio fino alla casa dei nonni.
Adesso che sono cresciuta, faccio ancora l'albero quando è novembre, preparo i biscotti con le mie bimbe, ascolto Jingle Bells o Santa Claus is coming to town fino allo sfinimento, mi sorprendo ancora ad aspettare che la strada si riempia di luci, e sopratutto mi sorprendo di come le mie bimbe abbiano aspettato tanto San Nicolò e i suoi regali, mi sorprendo a guardare i loro visi illuminarsi alla vista dei pacchetti e dei fiocchi che magicamente sono apparsi sotto l'albero, mi sorprendo della loro innocenza e della loro sorpresa.
Ed è tutto incredibilmente magico.

1 commento:

  1. Ci sono poche cose emozionanti come vedere nostra figlia che urla di gioia perché ha trovato i regali sotto l'albero...

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